Nella realizzazione di uno storyboard, l'obiettivo fondamentale è in primis quello di trovare sempre l'inquadratura più semplice e funzionale al divenire del racconto in modo da rispettare e coinvolgere lo spettatore.
Ci sono quindi una serie di inquadrature che si possono definire tipiche, attraverso le quali lo spettatore si sente a suo agio perché le percepisce in modo naturale.
Allo stesso modo, ci sono delle inquadrature che si possono definire strane, queste inquadrature, ancor prima che essere ricondotte ad una scelta stilistica, possono avere un valore semantico, in quanto cercano di provocare un certo distacco dagli avvenimenti raccontati e stimolare un giudizio da parte dello spettatore oppure all'opposto far partecipare all'evento raccontato con un'adesione emotiva maggiore.
Prima di approfondire questo argomento con degli esempi, introduciamo alcune consuetudini tipiche nell'utilizzo delle inquadrature.
In occidente il senso della lettura di un testo va da sinistra a destra, allo stesso modo nella rappresentazione di una scena; quando, ad esempio, un personaggio si sta recando in un posto, questo si muoverà da sinistra a destra. Mentre quando un personaggio sta ritornando da un posto, il soggetto si muoverà da destra a sinistra.
Allo stesso modo in una scena dove si contrappongono due personaggi, tipicamente, il buono ed il cattivo, il buono procederà da sinistra a destra ed il cattivo da destra a sinistra.
Un esempio lampante su come si sviluppa il senso della lettura in un film è il film di animazione Kung fu Panda. Il protagonista, il panda Po si muove fin dall'inizio da sinistra a destra, mentre il cattivo Tai-Lung, da destra a sinistra. Entrando ancora più nel dettaglio, la scena del combattimento tra Tigre e Tai-Lung sul ponte, vede il primo muoversi da sinistra a destra e il secondo da destra a sinistra.
Immaginiamo di inquadrare un personaggio che cammina da sinistra a destra, piazzando la macchina da presa all'altezza delle gambe; per mantenere la coerenza del senso della lettura della narrazione per immagini, le inquadrature da tergo, di profilo e da davanti risulteranno come nelle vignette 1,2,3 qui sotto.
La tecnica tipica per sviluppare una scena nella quale si svolge un dialogo tra due personaggi, prevede degli stacchi alternati dei primi piani dei protagonisti. La tecnica che viene utilizzata è il campo-controcampo, dove spesso si utilizzano inquadrature con un personaggio di quinta e uno più o meno frontale.
Il campo e controcampo sono due inquadrature corrispondenti che si alternano nel montaggio, se il campo è un primo piano anche il controcampo sarà un primo piano.
La gestione di un dialogo con il campo e controcampo è un tipico esempio di una situazione dove è opportuno rispettare alcuni accorgimenti per non incorrere nel rischio di disturbare la percezione dello svolgimento della storia da parte dello spettatore.
Per non correre il rischio di scavalcare il campo e quindi di rompere la continuità spazio temporale che è la percezione da parte dello spettatore che i personaggi stiano parlando tra loro nello stesso spazio e nello stesso tempo, è consigliabile tracciare una linea ideale che unisca i due personaggi, quindi tenere la macchina da presa virtuale al di qua o al di là della linea, agendo su uno spazio a 180°.
Tale linea viene definita linea di azione, una sorta di vetro che divide i due personaggi a metà, riprendendo i personaggi dallo stesso lato si avrà la garanzia che le inquadrature si potranno comporre generando sequenze coerenti con il principio del:
- raccordo degli sguardi: il personaggio a sinistra guarderà sempre a destra e il personaggio a destra guarderà sempre a sinistra.
- raccordo di posizione: il personaggio che sta a destra nel campo resterà a destra nel controcampo, mentre quello che sta a destra resterà a destra.
- e del raccordo di direzione, il personaggio che si muove da destra a sinistra nel campo continuerà a muoversi da destra a sinistra nel controcampo.
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