mercoledì 18 febbraio 2015

STORYBOARD: GLI STACCHI

In questo post inizio ad affrontare l'argomento cruciale per la realizzazione di uno storyboard: gli stacchi (cuts).
Una delle prerogative che contraddistingue lo storyboard è il fatto di essere uno strumento attraverso il quale si sviluppa la relazione tra le diverse inquadrature allo scopo di raccontare una storia, di fornire le indicazioni sul ritmo e sul significato della stessa.
In tal senso, la scelta inerente a quando effettuare uno stacco è cruciale per lo sviluppo del lavoro.

Per avere qualche esempio pratico, prendo i thumbnail realizzati guardando il primo episodio della serie "True Detective" 


Nella pianta, Rust Chole è il cerchio A, il poliziotto che è già nella stanza il triangolo B, il poliziotto che entra nella stanza con la cartella il quadrato C, si può vedere come le inquadrature rispettano la linea d'azione e "regola" dei 180°. Per quanto concerne gli stacchi si vede come questi avvengano quando sta accadendo qualcosa di rilevante in rapporto allo sviluppo della vicenda.

 In generale si può dire che nell'ambito di una scena avremo uno stacco tra un'inquadratura e un'altra ogni qualvolta che si vuole introdurre qualcosa di nuovo o qualcosa di rilevante. 

Esattamente come nel corso di un film avremo uno stacco tra un'inquadratura e l'altra quando c'è qualcosa di sottile che sta per accadere.
Al riguargo può essere un buon esercizio osservare cosa accade prima e dopo uno stacco.


Nell'immagine qui sopra ci sono alcune inquadrature dell'ultima scena della prima puntata della serie True Detective di Nic Pizzolatto.
In alto a destra la pianta per capire come si muove la telecamera. 
Tra la seconda e la terza inquadratura (da adesso inq.) c'è uno stacco; quando il poliziotto rientra nell'ufficio dove si sta svolgendo l'interrogatorio a Rust Cohle con in mano una cartella, il primo volge lo sguardo verso il protagonista, in questo momento c'è lo stacco su Chole (campo e controcampo in piano medio) nell'inq.3.
L'azione prosegue, il poliziotto si avvicina alla sua postazione (di fronte e alla destra di Chole), mette sul tavolo la cartella (la mano con la cartella ed il volto di Cohle occupano il settore di sinistra in base alla regola dei terzi), a questo punto c'è uno stacco sull'altro poliziotto (inq.5) che parla a Chole del contenuto della cartella (questa inquadratura è stata inserita per aiutare a catturare l'attenzione dello spettatore). Quindi abbiamo il controcampo su Chole che volge lo sguardo sul contenuto della cartella, una fotografia che ritrae una donna legata polsi e gaviglie in posa cristica.
Qui siamo dinnanzi ad uno stacco "classico": vediamo un personaggio che osserva qualcosa quindi vediamo ciò che questo sta vedendo (soggettiva), in questo caso il dettaglio della fotografia.


In questa terza immagine vediamo la scena dove si svolge il primo dialogo in macchina tra Rust Chole e Marty Hart.
Questa scena è molto interessante e ci permette di soffermarci sulle scelte stilistiche intraprese dal regista in materia di stacchi.




La scena si apre con un establishing shot in campo lunghissimo, il primo stacco avviene quando la camera si avvicina alla macchina che è inquadrata dall'alto mentre va da destra verso l'ultimo terzo dell'inquadratura (in base alla "regola dei terzi"). Quindi ci troviamo dentro all'abitacolo della macchina, il senso di lettura è quello più agevole per lo spettatore, nel senso che la vettura procede da sinistra a desta. 
L'inquadratura (inq.2) è un campo: piano a due di Chole (che sta a destra, da adesso "D") e Hart (che essendo alla guida è a sinistra, da adesso "S"). L'inq.3 è un un controcampo (piano a due) dove vengono rispettati i raccordi di sguardo e posizione, ma non quello di direzione, infatti mentre nel campo i due si muovono da sinistra a destra nel controcampo si muovono nella direzione opposta. 
Per quanto riguarda le inq.4, 5, 6, 7, queste sono dei primi piani alternati.

A proposito di dialoghi sviluppati attraverso piani alternati, nella quarta immagine c'è uno svolgimento tipico.
in questo dialogo tra il personaggio triangolo (B) e il personaggio (A) sintetizza lo svolgimento di un dialogo tipico.
Guardando agli stacchi, nella prima inquadratura vediamo il personaggio "B" (il triangolo) che sta parlando, quando il personaggio "A" risponde la camera rimane sul personaggio "B" per mostrare la sua espressione, solo poi c'è lo stacco sul personaggio "A" (il cerchio).
Questo modo di rappresentare un dialogo è tipico soprattutto se ci si riferisce al metodo di recitazione dell'actor studio, il quale da particolare alla gestualità degli attori.

Alla luce di questa informazione rivediamo la scena del dialogo in automobile in True Detective raffigurata attraverso i thumbnail.


Soprattutto per le inq.8-9-10 gli stacchi seguono il criterio illustrato nell'immagine precedente (dialogo cerchio-triangolo)


 





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