mercoledì 11 febbraio 2015

STORYBOARD, IL RISPETTO DELL'UNITA' SPAZIO-TEMPORALE, LA LINEA D'AZIONE

In questo post riprendo lo studio dell'arte sequenziale, in particolare lo storyboard. Questo post segue quelli precedenti sullo stesso argomento:

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/10/storyboard-la-macchina-da-presa.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/11/linquadratura-i-campi-e-i-piani-campo.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/11/storyboard-il-totale.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/11/storyboard-muovere-i-personaggi.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/11/linquadratura-i-piani-figura-intera.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/11/il-senso-della-lettura-campo-e.html

http://alessandro-grande.blogspot.it/2014/12/storyboard-il-senso-della-lettura-e.html

Due degli aspetti fondamentali quando si vuole visualizzare una scena sono: 
- la consapevolezza dello spazio dove si svolge l'azione: dove si trovano i personaggi e gli oggetti 
- la consapevolezza di come si muove la telecamera virtuale.

Si può notare come una scena abbia inizio con il cosiddetto establishing shot, il quale consente allo spettatore di cogliere l'unità spazio temporale in cui si svilupperà l'azione; tipicamente in una scena che si svolge in un interno, l'inquadratura di apertura, (l'establishing shot), sarà un totale; questo accorgimento è se non una vera e propria regola, sicuramente una consuetudine alla quale si ricorre per agevolare la fruizione del flusso di immagini da parte dello spettatore; al riguardo è possibile trovare delle eccezioni dettate dalle scelte "stilistiche" del regista.

Nella realizzazione di uno storyboard può quindi essere una buona abitudine disegnare una piccola pianta dell'ambientazione, per agevolare lo sviluppo della rappresentazione per immagini disegnate.

Immaginiamo di avere una scena dove ci sono tre persone sedute ad un tavolo 

Immaginiamo di tracciare la linea d'azione tra il personaggio A e il personaggio C e di muovere la telecamera virtuale nell'arco dei 180°


la prima inquadratura è realizzata piazzando la telecamera virtuale all'altezza delle spalle del personaggio A, si tratta di una tipica inquadratura OTS (over the shoulder)



la seconda inquadratura avviene piazzando la telecamera virtuale più o meno frontale rispetto al personaggio B, la linea dell'orizzonte è circa all'altezza delle spalle dello stesso personaggio. Questa inquadratura è una tipica inquadratura neutrale (neutral shot).


la terza inquadratura vede la telecamera virtuale piazzata alle spalle del personaggio C (OTS), rispettando la regola dei 180°
riepilogo - 1: inquadratura =OTS (campo); 2: neutral shot; 3: inquadratura OTS (controcampo)
Con riferimento alla "regola" dei 180° allo scopo di non scavalcare il campo e quindi di disorientare la percezione dello spettatore non troveremo mai un'inquadratura come quella qui sotto.
Rompere la "regola" dei 180° o scavalcare il campo significa rompere la continuità spazio temporale che consiste nella possibilità che ha lo spettatore di essere certo che i personaggi stiano parlando tra loro nello stesso tempo e nello stesso spazio

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